Rappresentazione del vento solare
Rappresentazione del sole e del campo magnetico terrestre

Vento Solare: Quando il Sole “tocca i pianeti”

Gravitational tide pulls

Il vento solare viene emesso costantemente dalla corona, l’atmosfera di idrogeno caldo e ionizzato che circonda il Sole. È il risultato di reazioni nucleari all’interno della nostra stella. Infatti, una piccola frazione degli ioni contenuti nella corona solare ha una velocità termica maggiore della velocità di fuga del Sole, e quindi sfugge alla sua attrazione gravitazionale  per propagarsi radialmente dal Sole, sino ai confini dell’eliosfera, che delimita la sfera di influenza del Sole. Il vento solare ha due componenti principali: alle alte latitudini osserviamo principalmente il vento solare veloce mentre nel piano dell’eclittica, dove si trovano i pianeti, misuriamo sia  il vento solare lento sia  il vento solare veloce in proporzioni variabili a seconda dell’attività solare.

Missioni spaziali sempre  più vicine al Sole

Il vento solare è al centro di due missioni spaziali internazionali e senza precedenti:
1. Parker Solar Probe, che ha appena battuto il proprio record di velocità il 23 gennaio 2021 (il primo record, registrato il 27 settembre 2020 alle 9:16 UTC, era di 466.592 chilometri all’ora, essendo ufficialmente oggetto del più veloce mai prodotto dall’Umanità). Parker Solar Probe si trovava allora a poco più di 13 milioni di chilometri dal Sole (20 raggi solari).

2. Solar Orbiter, la sonda dell’Agenzia spaziale europea, che in collaborazione con la Nasa,  ha prodotto le immagini più ravvicinate della  storia. I primi dati di Solar Orbiter sono stati presentati al pubblico a settembre 2020 

L’interazione con la Terra sotto una lente d’ingrandimento

Il vento solare rappresenta un pericolo per le infrastrutture elettriche, gli equipaggi di volo, i satelliti artificiali e gli astronauti. Gli scienziati quindi esaminano l’attività del Sole e producono vari modelli matematici e fisici per studiare la propagazione delle tempeste di vento solare verso la Terra. Questa attività di monitoraggio è chiamata meteorologia spaziale. Fortunatamente, la maggior parte delle volte, la Terra è protetta dal suo campo magnetico, che forma la magnetosfera. L’interazione del vento solare con la magnetosfera terrestre produce bellissime aurore boreali in prossimità dei poli Nord e Sud.

Il Sole visto insieme ai suoi pianeti!

Ma non è solo la Terra ad avere un campo magnetico abbastanza forte da supportare una magnetosfera. Mercurio ha una mini magnetosfera, mentre Giove ha la magnetosfera più estesa e intensa del Sistema Solare. Saturno e Nettuno hanno anche magnetosfere con particolarità come l’interazione della magnetosfera con gli anelli del pianeta. Urano, però,  vince la competizione grazie alla sua  magnetosfera iperdinamica, ogni giorno (della durata di circa 16 ore terrestri!) si osserva una frenetica interazione con il vento solare.